mercoledì 1 luglio 2009

vista da noi

"vista da noi", un reportage fotografico realizzato dagli studenti dell'Istituto Flora per raccontare con le immagini la scuola. L'archivio di fotografie è ampio. Eccone un assaggio ...

giovedì 4 giugno 2009

Bilancio di quest'anno scolastico

cronache floriane 2008/09. stage vs. vacanze?

Siamo agli sgoccioli di questo anno scolastico che a dire il vero è volato abbastanza velocemente. Nella nostra vita quotidiana da studenti non sono mancati gli aneddoti divertenti, e le situazioni comiche che ci hanno fatto divertire un mondo. Adesso tutti gli studenti sono in attesa di esiti positivi e negativi che siano e delle rispettive decisioni a riguardo delle eventuali bocciature. Alcuni inizieranno lo stage la cui tipologia varia a seconda dell' indirizzo del corso che si frequenta. Lo stage è un' esperienza che ritengo molto positiva: viene svolto dalle terze e dalle quarte. Noi di quarta abbiamo un totale di 300 ore suddiviso in due periodi; per alcuni possono sembrare molte ma secondo me è una esperienza molto utile anche perchè ci prepara in qualche modo per il mondo del lavoro che dovremmo affrontare dopo la quinta. Ovviamente gli stage dell' anno corso non sono stati tutti soddisfacenti, con qualche eccezione per fortuna. Ovviamente c'è anche da dire che non tutti sono soddisfatti di doverlo fare anche perchè alcuni hanno interessi diversi dal indirizzio frequentato: in tal caso lo stage si rileva un esperienza spiacevole anche perchè se fai una cosa che non ti piace la fai meno volentieri. A questo si aggiunge anche il problema del posto dove si va a fare lo stage, il costo per eventuali spostamenti il cui rimborso non è garantito (è noto che le aziende ospitanti non sono tenute a pagarci gli studenti...). Per alcuni questo del rimborso rappresenta un problema vero e proprio dal momento che qualcuno preferirebbe occupare i mesi estivi con un lavoro remunerativo. Insomma i problemi legati allo stage non mancano!
Tra le altre preoccupazioni che al momento ci danno pensieri cè anche l'organizzazione delle proprie vacanze: io, ad esempio dovrò fare lo stage e le vacanze sono un vero è proprio dilemma! In ogni caso vorrei augurare buona fortuna a tutti gli studenti e buone vacanze!=)

cronache floriane 2008/09. stage: qui prodest?

Si dice che Dio chiude una porta e apre un portone; in effetti è così, ha chiuso quelle della scuola per aprire quelle dello stage.
Per tutto l'anno scolastico la mia forza di volontà veniva disintegrata dal pensiero che comunque, nel migliore dei casi, sarei stato costretto a passare l'estate davanti ad un monitor d'ufficio: 2 mesi/8 ore al giorno/non prendere un soldo/perdersi ogni forma di divertimento per cosa? Alcuni dicono: "hehe, prendi l'arte e mettila da parte!".. allora: se arte significa premere pulsanti in una tastiera tutto il giorno, anche una persona qualunque può diventare Michelangelo...E poi che dire del tipo di lavoro: ufficio--> computer--> sorrisini ai clienti FALSISSIMI non mi garba molto, piuttosto mi farei 2 anni in legione straniera.
Non dico che me ne sarei voluto stare tutto il giorno sdraiato nel divano a guardare Italia 1, ma almeno fare un lavoro con un minimo di feedback di soddisfazione morale (soldi, soldi, soldi, soldi...) non voglio dipendere dai miei genitori e non mi piace non poter far niente senza soldi.. questo per me è un consiglio implicito a far soldi.
Anche volendo trovarsi un'altro lavoro... dove?? Quali sono i lavori che possono impiegarti solo la sera o comunque dopo le 6 pomeridiane? I ristoranti? Dopo 8 ore di catalogazione dei documenti burocratici e di contratti di clienti preferirei fare ben altro.

giovedì 14 maggio 2009

10 cose che so (?) di me

mi piace alzarmi presto al mattino per fare più cose possibili durante il giorno e alla sera andare a letto sfinita. se avessi i soldi andrei a vivere in campagna in mezzo a una muta di labrador e golden retriever e a un gregge di capre tibetane: perché a me la città non piace, ma proprio per niente. O forse no, mi correggo, qualcosa della città mi piace: le piste ciclabili e le sale cinematografiche; ecco perché, se il mondo finisse domani, mi trovereste spalmata su un'aiuola o incastrata tra le poltrone di un cinema. sto imparando a cucinare e la cosa mi diverte. a volte però è frustrante, come quando cerchi di fare la pasta frolla e 2 volte su 3 esce dal forno solo per deludere le tue aspettative. sono certa che i bambini di oggi possono fare qualcosa per cambiare un piccolo pezzo del mondo, ma hanno bisogno di fratelli maggiori attenti, lucidi, educati all'ascolto e mai stanchi di porsi domande. forse avrete capito che non amo definirmi con aggettivi: preferisco i verbi.
manuela, formatrice cinemazero

Qualcosa su Giulia Michieli

Parto dal fatto che non mi piace descrivermi, preferisco che lo facciano gli altri.
Abito in questa trsite e tetra città di Pordenone. HO la fortuna che appena ho un pò di tempo libero parto, qualsiasi meta mi va bene, è sempre buono ampiare le proprie conoscienze e non limitarsi ad andare nelle solite mete turistiche.
Ho un buon rapporto con la gente adulta, specialmente con i nonnetti, per la loro criticità e il loro pessimismo. :)
Tendo ad isolarmi per non abbracciarmi alla stupidità altrui. Ho un carattere scontroso e non simpatico a tutti, ma la cosa non mi affetta, convivo benissimo con me stessa, non mi cambierei per niente al mondo.

Essere sè

Dopo aver ricevuto l'ordine di descrivermi inizio questo ritratto dando a voi il pennello, poichè sono solo quello che vedete e pensate io sia. Un'auto descrizione sarebbe solamente la visione di una persona su sé medesima, un'opinione contro le vostre, e a loro volta le vostre contre vostre.
Il punto è che siamo quel che gli altri ci vedono, un po' come il gioco che si fà ai bambini, in cui i genitori fanno finta di non vedere il figlio, lo chiamano e lo richiamano anche se lui è lì, il bambino dopo poco si mette a urlare e ad agitarsi per far vedere a mamma e papà che lui è davanti a loro, ma dopo pochi minuti di gioco si convince di non esserci veramente. Con questo voglio ribadire il concetto che SI È COME GLI ALTRI TI VEDONO e il nostro impegno è di essere quel che siamo... in poche parole toccherebbe a voi scrivere quì approposito di me. Questo non è un elogio alla vostra superficialità conoscitiva nei miei confronti, ma semplicemente uno "sputo in faccia" alle altre ragazze della redazione che si impegnano in tutti i modi a descriversi il più limpidamente possibile, mentre son riuscito a dire niente in 11 righe.

il mio "IO"

Una piccola presentazione personale che vi potrà aiutare a rendere meglio l'idea di chi sta dietro a questo progetto. Potrà sembrare banale come cosa, ma è giusto farla:
Ciao sono Kateryna abito a Pordenone. Mi definirei una persona molto determinata e realista, penso che sia importante esprimere il proprio pensiero anche se non sempre gli altri la pensano allo stesso modo. Secondo me il confronto è molto utile sia per formazione di un identità ben definita sia per poter trarre maggiori informazioni sulle cose che ci circondano. Alcuni mi deffiniscono "formale"; su questo forse sono anche un pochino d'accordo! Non è facile descriversi in 10 righe anche perchè la gente spesso giudica senza neanche conoscere e quindi non voglio andare troppo sul personale concludo con il semplice:
"impare a conoscere te stesso, prima di giudicare gli altri".

ABOUT ME

Anche se può sembrare la classica presentazione che un bambino fa il primo giorno di scuola alle elementari, quindi banale e superficiale, per capire il giornalino secondo me bisogna anche capire un pò meglio le persone che ci lavorano,la redazione, e io ne faccio parte.
Comunque ciao, sono Martina, ho 19 anni e abito in quel di Azzano Decimo:)
Sono una ragazza dal carattere sia molto forte,determinato, sia molto fragile.. con un carattere con mille difetti, lunatica, permalosa ecc ecc..e anche mille pregi però!:)
Ora come ora non ho davanti a me un futuro già programmato o certo, dove già sò con sicurezza quello che farò, però ho comunque degli obbiettivi che voglio raggiungere.
Poi ognuno mi potrà conoscere, giudicare, capire, criticare, condividere i miei pensieri in assoluta libertà, seguendo il giornalino, seguendo ciò che scrivo.. io sarò sempre e comunque semplicemente me stessa.

mercoledì 13 maggio 2009

CHICOSAQUANDODOVEPERCHE'

La cosiddetta regola delle 5 W è la regola aurea dello stile giornalistico anglosassone. Ed è la bussola che il laboratorio sul giornale on - line ha adottato, portandosela sempre in tasca.

Il progetto è di creare un giornalino on-line. Un giornalino che sia accessibile a tutti gli studenti del Flora, ma soprattutto un giornalino che dia voce a tutti gli studenti; che parli dei nostri interessi, delle nostre difficoltà nella nostra scoula, delle cose che si potrebbero migliorare, delle cose che invece ci vanno bene ecc ecc..un blog dove ci si possa confrontare, dove lo scambio di opinioni aiuti a crostuire qualcosa di migliore, e perchè no, anche conoscere nuova gente.

Questo progetto viene realizzato all'istituto Federico Flora di Pordenone. Questo è un istituto professionale per i servizi aziendali turistici e sociali. Il giornale on-line viene redatto qui per informare tutti gli studenti delle cose che succedono all'interno dell'istituto, per condividere idee e diversi modi di essere studenti, per far conoscere a tutti le news della scuola per esempio per quanto riguarda a qualche riforma o legge.

Perchè in questo modo si da spazio ai giovani e sopratutto ai loro interessi, magari anche al di fuori dell ambito scolastico, un modo per creare un confronto di diverse realtà scuolastiche e di modi di vivere la scuola e tutto ciò che ci circonda. Avendo la possibilità di realizzare un progetto come questo i studenti possono avere più spazio per esprimersi al meglio interaggendo e confrontandosi tra di loro. Come sappiamo il confronto è una cosa molto utile per approfondire la conoscenza.

Questo progetto è iniziato all'inizio di marzo e sarà concluso a fine maggio.
E' diviso in due fasi: il periodo prima della vacanze di pasqua la professoressa ci ha assegnato dei compiti, con cui ha potuto esaminare il nostro grado di interesse e di coinvolgimento a questo progetto.
Nella seconda gli studenti più interessati porranno fine a questo progetto.
Questa iniziativa è interessante, e si ci soffermiamo a pensare, oggi, nel 2009, siamo molto più agevolati nel compiere questa iniziativa, grazie a computer e internet, cosa che vent'anni fa' sarebbe stata più lunga e complicata.

Una volta alla settimana gli interessati a questo progetto si riuniscono per due ore nel laboratorio di computer, utilizzando mezzi informatici per la condivisione del giornalino al di fuori della suddetta stanza. Differentemente da quanto accadeva prima dell'espansione di internet degli ultimi anni, ci affidiamo a supporti più diretti e di più facile distribuzione, piuttosto che “l'antico” giornalino consegnato “persona a persona”.

Oggi è sabato, domani non si va a scuola!

La redazione si racconta, e lo fa come sulla pagina di un diario. Aneddoti, piccoli eventi ... sono tracce di sensazioni, impronte di emozioni che diventano cronaca.
Il sabato sera è uno dei luoghi che abbiamo virtualmente visitato e indagato.



Finalmente dopo una settimana di scuola e di studio arriva il week end..il sabato in particolare è ormai il giorno più atteso per noi giovani per uscire, stare con gli amici, divertirsi, fare tardi, andare a ballare ecc ecc..
Io il sabato solitamente esco con il fidanzato, stiamo in compagnia con altri nostri amici, alcune volte si va a ballare, altre si guarda un film, altre ancora andiamo fuori a cena..insomma ci piace passare ogni sabato in modo diverso, anche facendo cose semplici ma comunque divertendoci
[MARTINA]

Sabato sera tipo ricomincia alle 5:30 con il solito aperitivo, dico il solito perché è diventato ormai una tradizione settimanale. Che a volte personalmente salto anche per altri impegni. La metà è il bar ******** che in qualche modo è diventato una sorte di punto di ritrovo abituale di tutti. Tante volte si fa l’aperitivo li anche il venerdì, ma dato che la maggior parte lavora o va a scuola il sabato ( come per esempio io) non sempre è possibile. Durante l’aperitivo innanzitutto ci ritroviamo tutti, anche perché alcuni dei miei amici studiano fuori Pordenone e ci si vede solo nei week-end poi ci si discute di programmi o possibili opzioni per il “sabato sera” vero e proprio, almeno ché il programma non è già stato stabilito da prima per eventi previsti o cose simili. Si stabilisce dove ci si ritrova e a che ora, se si vuole andare in disco o meno. Dopo aver deciso il programma più delle volte si va a casa a cena, eccezione d’estate perché di solito ci si ferma in centro per un pizza tutti insieme. Dopo cena ci si ritrova di nuovo per un possibile giro in centro e aperitivo prima della disco, verso la mezzanotte se si è deciso di andare in disco si parte! Le disco scelte almeno per il momento sono quelle in zona, perché come sappiamo quelle al mare nono sono ancora aperte. Una volta arrivate in disco ci si diverte a ballare la serata tipo finisce verso le quattro con dopo partenza verso casa. Se si ha voglia si fa un salto al bistro o al primavera per un caffè o per un panino,per i più affamati. Tengo a precisare che non tutti i sabati si va in disco, anche perché dopo un po’ rischia di diventare noioso. E quindi a volte passo dei sabato sera tranquilla a casa a vedermi un film o perché no si va in cinema con qualche amica [Kateryna]

A, poi B, poi C ...

Conoscersi significa condividere, macinare idee e "metterle al centro" o solo suggerirle con parole, immagini, sensazioni.
Abbiamo giocato con l'alfabeto e con le suggestioni personali che ogni lettera ha saputo suscitare in ognuno di noi, senza pensarci troppo...