martedì 27 marzo 2012

Dialogo immaginario tra Manzoni & Leopardi a Firenze nel 1827

Nel 1827 Giacomo Leopardi, che si trovava a Firenze ospite degli amici dell'Antologia, fu invitato a cena a casa di Gian Pietro Vieusseux. Oltre al poeta fu invitato anche Manzoni che come Leopardi stava soggiornando a Firenze per la sua “risciaquatura dei panni in Arno”.

A tavola i tre mangiano in un silenzio assillante e si scambiano sguardi fuggenti .

Finito di mangiare i nostri personaggi si spostano in un salotto e finalmente Vieusseux rompe il silenzio.

Vieusseux (rivolgendosi a Manzoni con tono amichevole) Allora, amico mio, cosa ne pensate di Firenze?

Manzoni Mi piace molto ma non ho ancora avuto modo di di esplorarla come si deve......

Vieusseux In questi giorni cercherò di liberarmi dai miei impegni, così posso farvi ammirare la città.

Manzoni Oh vi ringrazio.

Vieusseux (rivolgendosi verso Leopardi che fino a quel momento è rimasto in silenzio) Ho avuto modo di leggere la sua opera Le operette morali e le ho trovate prive di ogni fondamento religioso. Da dove la vostra signoria ha tratto le sue aspirazioni??

Leopardi ((un po' intimidito ma per niente sorpreso della domanda) Vedete, mio caro signore, io mi sono sempre dedicato alla studio, l'ho sempre amato e le mie opere sono frutto di uno studio molto rigoroso... Per quanto riguarda l'aspetto religioso mi definisco un non credente. Per me non esiste nessuna entità superiore, è per codesto motivo che lei non ha riscontrato nella mia opera questo aspetto.

Vieusseux Ha avuto modo di leggere opera del mio amico qui presente, I promessi sposi?

Leopardi (con un sorriso divertito) Come le ho detto prima amo lo studio e quest'opera ha una fama così diffusa che anche colui che non è amante dello studio per curiosità proverà a leggerlo…

Manzoni (rivolgendosi a Leopardi pieno di curiosità ) Scusate se mi intrometto ma voi cosa ne pensate? Quale aspetto vi ha colpito di più della mia opera?

Leopardi Lasciatemi approfittare dell'occasione per farvi i miei complimenti. È davvero una grande opera… Quello che che mi ha colpito di più è stata la storia della monaca di Monza…

Manzoni Come mai questo personaggio vi ha colpito in maniera così tanto?

Leopardi A mio parere è un personaggio molto realistico, che è riuscito a svincolarsi dalle illusioni, molto puro e sincero con se stessa. (con un tono quasi di sfida ) So che può essere contraddittorio o addirittura scandaloso per il vostro modo di pensare ma con questi termini io intendo sottolineare il fatto che questo personaggio si è reso conto della realtà che l'uomo deve affrontare e lo ha affrontato come deve essere fatto senza cercare di crearsi delle illusioni per mascherare la realtà .La monaca ha saputo, secondo me, agire con tenacia, pur commettendo i propri “sbagli. Non poteva fare diversamente tutto ciò che ha fatto faceva parte del processo naturale della vita.

Manzoni A cosa si riferisce quando parlate del costruirsi delle illusioni??

Vieusseux Provo a spiegare al mio amico ciò che sono riuscito a dedurre leggendo la sua opera così poi ci potrà spiegare con più precisione diversi aspetto che forse non sono riuscito a cogliere de tutto.

Leopardi Ne sarei lusingato signore. Vi prego, sono curioso di sapere la sua opinione

Vieusseux Leggendo l'opera ho potuto notare che fa riferimento alla”natura matrigna”che lei considera madre degli uomini, che però non presta nessuna attenzione ai figli suoi. Questo aspetto l'ho colto esplicitamente nel Dialogo della Natura e di un Islandese. Confermate questa mia costatazione??

Leopardi Sì, avete colto molto bene lo spirito dell'opera. (poi rivolgendosi in particolare a Manzoni) Quando vita è un processo naturale cominciato per caso e gestito dalla natura matrigna? Tutto ciò seco prima parlavo di illusioni mi riferivo alla tendenza che il genere umano ha di elevarsi sopra ogni altra cosa e quindi di crede di essere opera di un disegno divino, quando invece è vero il contrario. Basta pensare al fatto che la Terra è solo uno dei pianeti del sistema solare e anche se non sappiamo precisamente quanti altri sistemi esistono sicuramente saranno almeno centinaia o migliaia .. allora perché davanti a questa immensità l'essere umano dovrebbe credere di essere talmente speciale, quando in realtà la nostra

ndo me non è altro che auto consolazione.

Manzoni (rimasto allibito davanti a queste affermazioni e colpito dalla convinzione che il poeta metteva nelle sue affermazioni) Quindi lei crede davvero che la terra l'uomo e tutto ciò che ci circonda sia un caso?(questa ultime parola dette con un tono più aspro ) Ma oltre ai libri voi vi siete mai guardato intorno? Non vedete tutte queste meraviglie che vi circondano?

Leopardi (in tutta tranquillità anche se consapevole di aver leggermente scosso Manzoni risponde con il solito tono tranquillo) Certo signore io mi sono intorno intorno e vedo le cose con razionalità senza gli abbellimenti che l'uomo aggiunge per non soffrire davanti all' ”arido vero “.

Manzoni A che cosa vi riferite con l'espressione “arido vero”?

Vieusseux (rivolgendosi con un tono amichevole e quasi tranquillizzante in particolare verso Manzoni ) Aspettate che provo a spiegarvi ciò che ho capito. Con “l'arido vero “il conte si riferisce al fatto che la vita dell'uomo è sofferenza e che non c'è modo di evitare questa sofferenza tranne che per brevi momenti. Sempre nel Dialogo della Natura e di un Islandese l'uomo si rivolge alla Natura dicendole di aver girato il mondo per scappare da lei e lei gli risponde. Immaginavi tu forse che il mondo fosse fatto per causa vostra? Ora sappi che nelle mie fatture, negli ordini e nelle operazioni mie, trattone pochissime, sempre ebbi ed ho intenzione a tutt'altro che alla felicità degli uomini o all'infelicità. Come potete capire da questo semplice passaggio il nostro poeta pensa che con il termine “arido vero” si riferisca appunto al fatto che l'uomo fa parte di un processo molto vasto per cui è difficile che la natura gli presti tutta questa attenzione che l'uomo crede e che questa è l'unica verità priva di illusioni. (rivolgendosi a Leopardi con uno sguardo di richiesta di approvazione) Ho capito bene?

Leopardi Sì, mio caro Vieussieux, avete capito perfettamente. L'uomo fa parte di un processo biologico... nasce cresce e muore in un circolo senza fine e senza fini. È oggettivo, anche se per l'uomo è difficile da accettare…

Manzoni Quindi, a vostro parere, qual è alternativa alle “illusioni “che l'uomo può adottare per andare avanti ?

Leopardi L'unica cosa che gli uomini possono fare è unirsi e combattere la natura anche se è una battaglia persa in partenza

Manzoni Posso farvi una domanda??

Leopardi Certo, ditemi pure

Manzoni Lei ha mai letto la Bibbia? E se sì cosa ne pensa del fatto che dice che Dio ha creato l'uomo in proprio immagine e somiglianza?

Leopardi Si l'ho letto. Da ragazzo ho avuto due sacerdoti come insegnanti e posso dire di essere stato allora credente. È solo che crescendo si prende consapevolezza di come è veramente la vita. Per questo adesso non credo più nelle illusioni. Per quanto riguarda la citazione del testo sacro nessuno può saperlo perchè nessuno lo ha visto di persona.... so che lei adesso proverà a darmi diverse spiegazioni per indurmi a pensare diversamente ma qualunque affermazione lei presenta sarebbe inutile perché sarebbero attendibili per chi ci crede e ha fede oppure per chi non ha intelletto per crearsi una propria ideologia proprio come la maggior parte dei personaggi della sua opera , come Lucia che, presa dalla disperazione e non potendo darsi delle spiegazioni oggettive, si affida a Dio, o come l'Innominato per deresponsabilizzarsi e per diminuire i e sensi di colpa. (poi rivolgendosi a Vieusseux) Mi permettete una domanda signore?

Vieusseux Ditemi.

Leopardi Come fa un uomo colto come lei a non rendersi conto di tutta q


Manzoni
Se permettete vi rispondo io e penso che il mio amico concorderà con la mia risposta.uesta finzione? Non intendo offendere nessuno è solo che per me è difficile capire come si fa a credere ad un'entità superiore davanti a alla crudeltà della vita ?

Sono una serie di esperienze che ti portano ad avvicinarti a Dio e se non hai la fede non puoi capire veramente tutto ciò che riguarda Dio. La fede non è ragione, ma se ci credi, come è successo ai protagonisti della mia storia in particolare a Lucia durante i giorni di prigionia nella casa dell'Innominato, aiuta supera periodi terribili che con la ragione a volte è impossibile superare.

Vieusseux Sono pienamente d'accordo con quello che ha detto il mio caro amico e per quanto riguarda la crudeltà della vita a cui lei fa riferimento dipende dall'agire dell'uomo. Dio ci ha creati e ci ha lasciati liberi di agire e di gestire la nostra vita, ci ha ha dato le disposizioni e se lo seguiamo Dio ci colma di gratitudine e beatitudine. Però se decidiamo di fare diversamente e di lasciarci guidare dalla propria anima peccatrice si rischia di soffrire. Per questo il mondo sembra così crudele. Se tutti gli uomini fossero credenti tutta questa sofferenza non esisterebbe…

(I due si guardano con uno sguardo di comprensione e di reciproco rispetto nonostante la diversità di pensiero . Dopo un periodo di breve silenzio Manzoni si alza si avvicina a Leopardi gli porge la mano con un sorriso e gli dice)

Manzoni Incontrarvi è stato un onore, un'esperienza di quelle che non si possono dimenticare.

Leopardi Anche per me è stato una serata interessante non mi capita spesso di incontrare due illustri signori come voi due.

In quel momento mentre i due si stringono la mano entra il cameriere.

Cameriere Signore mi spiace disturbarvi ma sono arrivate la carrozze dei suoi ospiti.

Vieusseux Va bene.

Il cameriere se ne va e i protagonisti della nostra storia lo seguono fino all' uscita.


Aminata Bangagne


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